L’orientamento si può definire come “Il processo di aiuto alla persona perché possa risolvere i problemi che la vita gli pone, considerando come parte essenziale della capacità di risolvere i problemi l’acquisizione, da parte del soggetto, della capacità di reagire adeguatamente in qualsiasi situazione. In particolare l’orientamento si propone di mettere il soggetto in grado di prendere decisioni adeguate e da persona libera in materia di scelte accademiche e professionali” (L. Boncori e G. Boncori, 2002).
L’orientamento non è solo finalizzato alla scelta del percorso formativo o professionale ma ha lo scopo di aiutare la persona a valorizzare le proprie capacità e a realizzare un progetto di vita. Non è inteso più solo come finalità informativa, ma è un’azione formativa che accompagna la persona nella conoscenza di sé, favorendo l’autorealizzazione.
Nei ragazzi intorno ai 12-13 anni si determina un cambiamento nella maturazione che durerà fino ai 17 anni circa – la pubertà – fase attraverso cui il bambino diviene adulto. È l’età in cui, insieme allo sviluppo del corpo, ormonale e cognitivo, il giovane si chiede per la prima volta chi è, come vuole essere, cominciando a immaginare il suo futuro. È questa l’età in cui è importante che prenda coscienza delle sue capacità, delle sue risorse, degli obiettivi futuri da raggiungere e cominci a trovare strategie per superare gli inevitabili conflitti nei confronti ad es. della famiglia o della scuola.
L’orientamento, in questo momento della vita, si prefigura, quindi, come opportunità per avviare un processo di maturazione delle scelte formative, professionali e di vita, per attivarsi in una ricerca della propria identità e strutturare una propria personalità.
La mancanza di consapevolezza delle proprie risorse, i condizionamenti ambientali o le mode del momento, la scarsa conoscenza del mercato del lavoro, possono deviare i giovani in scelte che esulano dai loro interessi e dalle loro attitudini. Nel percorso di orientamento i ragazzi/e lavoreranno sulla propria autostima, acquisendo un giudizio corretto e positivo di sé, impareranno ad affrontare al meglio le difficoltà e gli ostacoli che si presentano (autoefficacia) e riusciranno a fare la scelta migliore per se stessi (capacità di prendere decisioni – problem solving). Inoltre avranno la possibilità di acquisire informazioni corrette relative al mercato del lavoro e alle opportunità professionali promosse dai corsi di studio.
Tale modello di orientamento è in linea con Le linee guida nazionali per l’orientamento permanente pubblicate dal Miur, che vogliono garantire il sostegno a tutti i momenti di scelta e transizione della persona, lungo tutto il corso della vita, e promuovere occupabilità, inclusione sociale e la crescita.
Nello specifico, il percorso di orientamento, con l’utilizzo di specifici strumenti, consente di approfondire i seguenti aspetti:
- Interessi scolastici, professionali e della vita quotidiana
- Aspirazioni personali e attenzione agli aspetti economici delle carriere
- Livello di attivazione personale
- Atteggiamenti e valori dell’ambiente
- Atteggiamento verso la scuola
- Autovalutazione del profitto scolastico
- conoscenza dell’ambiente e delle offerte formative del territorio
Nel percorso di orientamento individuale, l’uso di strumenti è accompagnato sempre da colloqui individuali. Una risorsa per ragazzi/e è l’attivazione di un orientamento in gruppo che facilita la condivisione di informazioni e strategie.
“Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa.” Luigi Pirandello
Per approfondimento, consulta la pagina “Orientamento scolastico e Professionale”
Note
L. Boncori, G. Boncori: “L’orientamento – metodi, tecniche e test”, Carocci, 2002
L. Boncori: “Il salvascuola”, 2014
L. Boncori, M. Falocco: “Orientamento formativo, metodo e strumenti”, Humanitas Edizioni, 2017
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